A chi è rivolto
A utenti che hanno la necessità di variare la residenza da altro comune.
A utenti che hanno la necessità di variare la residenza da altro comune.
Il servizio è rivolto a cittadini che intendono stabilire la residenza in questo Comune o che intendono cambiare indirizzo di residenza; possono accedervi cittadini italiani, cittadini appartenenti all'Unione Europea già residenti in Italia, cittadini appartenenti a Stato terzo (extra Unione Europea) già residenti in Italia.
La dichiarazione di cambio abitazione all'interno del Comune deve essere presentata dall'interessato o, nel caso di trasferimento di un nucleo familiare, da un qualsiasi componente maggiorenne della famiglia.
Le dichiarazioni potranno essere direttamente presentate presso l'Ufficio Anagrafe negli orari di apertura al pubblico, trasmesse tramite posta elettronica certificata all'indirizzo: protocollo@pec.comune.torchiarolo.br.it
La dichiarazione di residenza può essere presentata (sempre completa, ossia comprensiva di tutte le quattro facciate del modulo ministeriale e dei documenti previsti) scegliendo una sola delle modalità sotto indicate. Si precisa che l'eventuale molteplice inoltro in diverse forme ostacola l'avvio del procedimento.
Dal portale ANPR Dal 27 aprile 2022 con un semplice click è possibile richiedere sul portale dell'Anagrafe nazionale della popolazione residente (ANPR) il cambio di residenza da un comune italiano all'altro o – per i cittadini italiani iscritti all'Anagrafe italiani residenti all'Estero (Aire) – il rimpatrio dall'estero. Nello specifico, grazie al nuovo servizio online, i cittadini maggiorenni registrati nell'Anagrafe nazionale possono richiedere:
È sufficiente essere in possesso delle credenziali SPID oppure “entra con CIE” per autenticarsi e seguire le istruzioni.
Per accedere al servizio, assicurati di avere:
La variazione della residenza anagrafica
Entro 45 giorni dalla presentazione della Dichiarazione, sono effettuati gli accertamenti dei requisiti previsti (dimora abituale, verifica documentale ecc.). La mancanza accertata di un requisito comporta l'annullamento del procedimento con effetto retroattivo.
Trascorsi 45 giorni dalla presentazione o dall'invio della Dichiarazione e in mancanza di diversa comunicazione al/ai dichiaranti, l'iscrizione di nuova residenza o il cambio di abitazione s'intendono confermati (silenzio-assenso).
Gli accertamenti dono disposti successivamente alla dichiarazione del cittadino che, comunque entro due giorni lavorativi dalla registrazione della pratica, potrà già ottenere il certificato di residenza e stato di famiglia. Per tutti gli altri certificati, compresa la carta d'identità, bisognerà attendere il completamento della pratica per il quale è previsto anche l'accertamento da parte del Comando di polizia locale e l'acquisizione di documentazione dal Comune di provenienza.
Per consentire lo svolgimento dell'attività di accertamento è necessario apporre il proprio nominativo sul campanello e sulla cassetta delle lettere. L'eventuale impossibilità di accedere all'abitazione potrebbe compromettere l'istruttoria del procedimento e la sua conclusione positiva. Per agevolare le verifiche relative alla residenza, il cittadino dovrà esibire copia del titolo che gli consente di disporre dell'alloggio (ad es. contratto di locazione o di comodato, atto di proprietà etc.).
Il servizio è gratuito.
Oppure, puoi prenotare un appuntamento e presentarti presso gli uffici.
L'art. 43 c.c. definisce il domicilio e la residenza nei seguenti termini: La residenza è nel luogo in cui la persona ha la dimora abituale (art. 144 c.c.) Il domicilio di una persona è nel luogo in cui essa ha stabilito la sede principale dei suoi affari e interessi (14 Cost., artt. 45 e 46 c.c.) La residenza Corrisponde al luogo in cui il soggetto ha la sua dimora abituale, che si caratterizza per la compresenza di: un elemento materiale: stabilità della dimora un elemento psicologico: l'intenzione di dimorare in un certo luogo in maniera stabile. La legge definisce la residenza come "il luogo in cui la persona ha dimora abituale", cioè il luogo in cui il soggetto vive abitualmente e in cui ha l'indirizzo della sua abitazione principale.
La residenza é certificabile dal Comune. La legge sanziona chi non provvede a fissare la propria residenza perché a questo luogo sono collegati importantissimi risvolti legali, tra i quali figurano: l'accesso ai servizi demografici (richiesta e ricezione di certificati anagrafici) ed elettorali (iscrizione alla lista) del Comune di residenza; l'adempimento di tutte le formalità legate alla celebrazione del matrimonio; la scelta del medico di famiglia; la competenza territoriale degli uffici giudiziari e la ricezione di raccomandate e atti giudiziari. Il domicilio Corrisponde al luogo in cui la persona "ha stabilito la sede principale dei suoi affari e interessi".
Secondo la giurisprudenza in esso sono ravvisabili due elementi: oggettivo: la presenza obiettiva dei propri interessi e rapporti economici; soggettivo: l'intenzione del soggetto di fissare in un certo luogo il centro dei propri affari o interessi.
Se il domicilio è il luogo in cui una persona stabilisce "la sede principale dei suoi affari e interessi", si presuppone che il soggetto debba sceglierlo o, come prevede la legge "eleggerlo". L'elezione di domicilio, a differenza di quanto accade per la residenza, non è una pratica di natura amministrativa, ma una dichiarazione espressa del soggetto. L'esempio più tipico di elezione di domicilio generica si ha quando un libero professionista fissa o elegge il proprio domicilio presso lo studio in cui svolge la sua attività. Pensiamo ad un commercialista, ad un legale o a un medico. È importante ricordare che il domicilio, a differenza della residenza, non é certificabile o attestabile da nessuna pubblica amministrazione, ma può essere solo dichiarato dal diretto interessato.
Per conoscere i dettagli di scadenze, requisiti e altre informazioni importanti, leggi i termini e le condizioni di servizio.